Un altro anno di DAD si è concluso e non sappiamo cosa ci attenderà a settembre.
La DAD offre grandi opportunità ai ragazzi che non possono recarsi a scuola a causa del Covid ma comporta conseguenze piscologiche.
La Dad è anche isolamento sociale e psicologico
L’isolamento e la didattica a distanza hanno un impatto significativo sulla vita degli adolescenti.
Il momento della scuola e del contatto con i compagni di classe definisce un adolescente dal punto di vista dell’identità sociale.
La didattica a distanza ha tolto il legame con il luogo fisico della classe e questo porta i ragazzi a sentirsi più soli.
Sappiamo benissimo che le relazioni online sono molto diverse da quelle faccia a faccia.
Questo alla lunga, può creare un senso di disorientamento e di disagio.
Con la dad non si riesce a creare una relazione nè tra docente e studente nè tra compagni di classe.
I LIMITI DELLA DIDATTICA A DISTANZA
È indubbio che la didattica a distanza è diversa da quella tradizionale in presenza.
All’interno del nostro cervello ci sono dei particolare neuroni, cosiddetti neuroni specchio, che si attivano sia quando facciamo un’azione, sia quando vediamo le altre persone fare un’azione.
Questi neuroni sono fondamentali per generare il senso di empatia, che è essenziale per qualunque relazione e in particolare nel mondo della didattica.
Con la DAD questo aspetto manca del tutto.
Si rischia di sperimentare delle lezioni che non riescano a creare un legame.
Un altro tipo di neuroni che vengono messi in discussione nella DAD sono i neuroni gps.
Questi neuroni non servono soltanto per orientarsi nello spazio ma hanno un ruolo fondamentale nella memoria autobiografica.
Noi ricordiamo i luoghi e gli eventi che sono al loro interno.
Questa dimensione di collegamento tra le esperienze che facciamo e i luoghi dove li facciamo è fondamentale perché l’esperienza fatta venga in qualche modo integrata nella nostra identità.
Nella DAD i neuroni GPS non vengono attivati. Per questo le esperienze fatte hanno maggiore difficoltà a fissarsi nella memoria autobiografica.
Il rischio è quello di passare le giornate ad ascoltare cose che dimenticheremo molto in fretta.